054_Ctittà della Musica, Lugano

Il giardino, protetto a livello cantonale, viene restaurato, rispettando gli alberi esistenti in buone condizioni, e ampliato coprendo le aree attualmente utilizzate per il parcheggio. È previsto che la nuova città della musica sorga all’interno del parco circostante. A livello paesaggistico, si individuano tre zone: l’agorà, i giardini sopra il parcheggio e un parco naturalistico che circonda l’intero complesso. L’agorà segna la piazza d’ingresso principale dell’edificio. Pavimentata in mattone con fughe verdi, è caratterizzata da una fontana d’acqua che sottolinea il carattere pubblico e prestigioso dell’edificio. L’accesso avviene tramite una rampa a gradini in mattoni. L’accesso per i disabili, con una pendenza inferiore al 6%, avviene attraverso un percorso che attraversa il parco circostante e raggiunge il livello dell’agorà da ovest, dove si trova la nuova sala. Questo accesso parte dalla nuova fermata del trasporto pubblico di via Canevascini, a nord del perimetro.

Ad un livello inferiore, sopra il parcheggio sotterraneo, una piazza paesaggistica risolve l’area di carico e scarico, l’accesso pedonale al parcheggio e fornisce uno spazio esterno per la caffetteria. I giardini sono risolti con una copertura paesaggistica intensiva con un’ampia varietà di piante perenni che danno colore e fioritura a questa piazza inferiore. La caffetteria gode puo’ usufruire di una terrazza esterna ai giardini e di un cortile che conduce al parco naturalistico che abbraccia l’intero complesso, permettendo ai clienti di godere di giardini di stili diversi.

Il parco che circonda l’edificio ristrutturato e ampliato è il grande contributo della Città della Musica a questa zona edificata della città, carente di spazi per il tempo libero. Sarà un’oasi e uno spazio ricreativo per i cittadini. Concepita come un giardino paesaggistico, nel senso classico del termine, comprende il giardino esistente e l’estensione delle sue aree verdi per sostituire i parcheggi esistenti. Una rete di sentieri e percorsi permette di esplorare l’intero parco. Aree boschive e prati fioriti si alternano a prati falciati per consentire il gioco ed il relax sulla superficie verde. Nel nuovo parco spiccano due nuovi elementi paesaggistici: l’anfiteatro verde e il nuovo stagno d’acqua.

L’anfiteatro verde colma il dislivello tra l’agorà e il parco. Offre la possibilità di organizzare eventi e concerti all’aperto, poiché si trova di fronte al nuovo prato che copre il parcheggio esistente, più grande. Lo stagno situato più a sud, invece, offre un palcoscenico per il riposo e la contemplazione, separato dallo spazio precedente dagli alberi esistenti. Dallo stagno, il percorso prosegue attraverso il parco fino alla terrazza esterna della caffetteria e infine alla piazza paesaggistica, attraversandola per terminare sulla rampa a gradini che conduce all’ingresso principale dell’agorà. Accanto alla fermata del trasporto pubblico sono presenti parcheggi per biciclette e l’accesso a un’area di carico e scarico.

Vegetazione e sostenibilità

Il patrimonio arboreo esistente sarà quasi completamente conservato e integrato in modo selettivo. Le nuove piantumazioni sono orientate verso il patrimonio esistente. L’attraente tema degli alberi e degli arbusti si estende a tutto il parco e offre l’opportunità di vivere attivamente le diverse stagioni. Durante i caldi mesi estivi, l’ombra fresca degli alberi a foglia caduca offre un rifugio attraente. Il volume verde, strutturalmente ricco, offre strutture verdi di valore ecologico che sono viste come pietre miliari nella rete su larga scala. La scelta delle specie arboree è legata ai requisiti del sito esistente e contribuisce a creare un microclima prezioso.

L’obiettivo della progettazione degli spazi aperti è una relazione positiva tra spazi verdi permeabili all’acqua e superfici dure funzionali e la promozione della biodiversità. La gestione consapevole dell’acqua piovana crea cicli ecologicamente sensati che hanno un effetto duraturo sul microclima.

Place: Lugano
Status. Competition 1. Prize
Architecture: Architecture Club